lunedì 23 agosto 2010

lega-ami mod.2 con slamatore

Vorrei presentare una modifica al lega-ami postato precedentemente
questa volta con un accessorio diverso: uno slamatore medio piccolo!
Il nodo è sempre lo stesso, il nodo NAIL e come farlo è postato in altra parte di questo blog.


Materiale occorrente:
10 cm di tubo di metallo, ottone o acc. Inox (ma quest’ultimo è più difficile da lavorare) diametro 10 mm.
10 cm di tondino pieno di ottone diametro 3 mm.
1 chiodino senza testa.
Arnesi occorrenti:
Un seghetto da ferro
Un martello
Un trapano con punta da 1,5
Una piccola lima piana per metallo con punta stondata (da modellismo)
Una lima piana per metallo
Tela smeriglio grana 200
Carta abrasiva da carrozziere grana 500
Procedimento passo dopo passo:



Fase 1- tracciare una linea retta sull’asse più lungo del tubetto (Ho usato un tubo di ottone.)
Fase 2- tagliare con accuratezza il tubetto fino ad arrivare alla sua cavità ma senza incidere la parte inferiore.
Fase 3- allargare il taglio senza sciuparne il bordo. Personalmente ho utilizzato una barretta di acciaio di spessore 3 mm cui ho limato una parte in punta come se fosse uno scalpello, poi a piccoli colpi di martello, l’ho fatta scorrere dentro il tubo per tutta la sua lunghezza (v. foto fase 4.)
Fase 4- Utilizzando sempre la stessa barretta, mantenuta sempre dentro la cavità, schiacciare il tubo con piccoli colpi di martello, questa fase è delicata perché bisogna fare attenzione a non incidere il metallo con i colpi del martello che poi si vedranno e il lavoro sembrerà grossolano. Si può ovviare utilizzando una pressa meccanica da 1 Tonnellata, (tutti possediamo in casa una pressa da 1 t. vero?) oppure interponendo tra il martello e il tubo, un pezzo di piattina metallica come l’altra. Il risultato sarà aver trasformato una sezione a “O” in una sezione a “U” con uno spazio interno di 3 mm (Fase 5.)



Fase 6- tracciamo a 2,5-3 cm dal bordo una linea e la diagonale come da foto poi dall’altra parte, sulla faccia stondata, segniamo un rettangolo di circa 1 cm x 2 mm.
Fase 7- seghiamo a becco di flauto da una parte e ricaviamo anche una piccola fessura sulla base della “U”, fessura di circa 7-8 mm di lunghezza e larga 1 mm circa e poi facciamo anche la fessura dall’altra parte. Foriamo con la punta da 1,5 mm a circa metà dell’altezza e a 5-6 mm dal bordo sopra la fessura posteriore trapassando le due pareti.



Fase 8- con il martello schiacciare una parte terminale del tondino di ottone fino a portarlo ad uno spessore di circa 1mm per una lunghezza di circa 1,5 cm e una larghezza di 5-6 mm.
Fase 9- Idem l’altra parte ma meno schiacciata
Fase 10- segnate dalla parte più schiacciata, centralmente alla larghezza che avete, una serie di punti su cui dovrete praticare i fori; segnateli il più diritto possibile, non come ho fatto io (fra poco mi ci vorrà il cane guida per ciechi….).
Dall’altra parte segnate invece un solo punto. Dobbiamo prima definire dove fare il foro e per questo poniamo la barretta dentro il tubo con la parte schiacciata più piccola dalla parte dove c’è il foro. La lunghezza della barretta deve andare dalla parte più alta del becco di flauto (quindi non deve sporgere dal profilo) e sporgere dalla fine del tubo almeno 7-8 mm. Facciamo i dovuti aggiustamenti e valutiamo dove fare il foro, considerando che il foro sarà il punto di cerniera e che dovrà ruotare di 180°. Segniamo il punto trovato e foriamo con la punta da 1,5 mm. Montiamo provvisoriamente il tondino con un chiodino e verifichiamo che si muova liberamente ed eventualmente affondiamo un poco la sede dove deve ruotare nel tubo.



Fase 11- forare con la punta da 1,5 mm il tondino dall’altra parte con una serie di fori per circa 6-7 mm di lunghezza.
Fase 12- segare a 1-2 mm in verticale con un seghetto a lama fine; è ottimo il piccolo seghetto con lama da 16 cm.
Questa è la parte più difficile. Adesso non resta che armarci di pazienza e rifinire benissimo il taglio fatto limando e smussando ad arte ogni punto sia della fessura orizzontale sia di quella verticale perché, durante l’uso, non si lesioni il finale. Possono essere utili anche quelle limette da unghie di metallo o cartone. Quando nelle fessure non ci saranno più scalini passare la carta da carrozziere su tutte le parti lavorate facendo delle striscioline di carta abrasiva e passarle con movimento alternato. Attenzione che alla fessura rimanga almeno 1 mm di spessore di bordo, altrimenti potrebbe spezzarsi durante l’uso.
Rimane da limare e poi levigare bene anche l’ex tubo in tutti i suoi punti
Lucidare il tutto.
Ultima fase- montare i due pezzi fissandoli fra loro con un chiodino ricurvato. Il tondino non deve muoversi liberamente ma con una piccola resistenza, facendo leva sul pezzo sporgente. Eventualmente così non fosse, è sufficiente schiacciare un poco il tubo nel punto di cerniera.



Questo slamatore mi piace perché di facile uso e non c’è bisogno di violentare i pesci per slamarli come fanno alcuni con assurdi slamatori sovradimensionati .
È sufficiente inserire il filo dentro la fessura verticale, fare scorrere fino all’amo e con una mezza rotazione a destra o sinistra l’amo si stacca dal pesce. Provare per credere.
Questo slamatore, credo che sia in commercio, ma non ne sono sicuro, può essere fatto di tutte le dimensioni e opportunamente montato su un piccolo manico diventerà il vostro slamatore preferito.
Al prossimo kit multi-utility già in fabbricazione.

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