sabato 24 dicembre 2011

MINNOW TUTOR MOD C1 10 cm, 17 gr ---13 cm , 23-26 gr


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Elaborazione personale di un modello Decathlon
Artificiale che affonda notevolmente quando trainato ed ha un bell’effetto di scodinzolio e un leggero rollio. Ha pesi mobili interni con notevole effetto “Rattle” accentuato dalla particolare forma costruttiva a guancette incollate sulla parte centrale che fanno da cassa armonica. Vediamo come costruire l'esca da 13 cm e alla fine di questa vedremo quella di 10 cm
Da un listello di ajous o samba spessore 1 cm e altezza 3cm ritagliare un pezzo da 13 cm di lunghezza e da un listello di bahia spessore 5 mm con altezza 3 cm ritagliare due pezzi da 13 cm. Ho usato quest’ultimo legno per le guancette, perché a parer mio, ha una migliore risonanza armonica.
Sul pezzo da 1 cm di spessore, che sarà quello centrale dell’artificiale, tramite la sagoma di seguito illustrata, disegnare sia il profilo sia le tre sedi delle sfere. La prima sede circolare dovrà essere fatta con una punta da 8 mm e dovrà contenere una sfera di acciaio da 7,1mm peso 1,5 gr circa l’una mentre la sede vicina conterrà due sfere da 4,7 mm peso 0,50 gr l’una e l’altra sede ancora, quella più grande conterrà tre sfere da 7,1 mm (non due come nella foto). In particolare nelle sedi angolate le sfere dovranno muoversi liberamente, in particolare in quella più grande perché queste sfere spostandosi verso la coda al momento del lancio ne favoriranno la gittata.
Di seguito ci sono due profili con scanalature, il primo consente la costruzione di un’esca con altezza massima di 28 mm e quindi può supportare maggiore piombatura e il secondo profilo consente la costruzione di un’esca con altezza massima di 25 mm che è la misura originale. I profili sono in scala 1:1 per cui è sufficiente stamparli per riportarli sul legno o per fare una mascherina perenne. Oltre ai suddetti profili c’è anche quello delle rastremature che in questo caso è polivalente.

profilo e scanalature pesi mobili di artificiale h2,8 cm

profilo e scanalature pesi mobili di artificiale h2,5 cm

profilo rastremature esca 13 cm

Fase 1
Una volta tagliati i pezzi, disegnare il profilo desiderato con relative scanalature , foro, taglio paletta sul pezzo centrale di spessore 1 cm
Fase 2
Con un seghetto (da traforo) o con una piccola fresa fare le scanalature (la sconsiglio date le ridotte dimensioni del divisorio fra le due scanalature più grandi) e con il trapano fare il foro passante da 8 mm. Levigare delicatamente le rime di taglio. Verificare che il movimento delle sfere nelle loro sedi sia agevole.


Fase 3
Unire i tre pezzi di legno fra loro tenendo in vista il pezzo con il profilo disegnato.
I pezzi possono essere uniti con due chiodini a spillo senza piantarli completamente per poi poterli togliere agevolmente.
Con la sega ritagliare (con calma e attenzione) lungo il profilo esterno rimanendo il più vicino possibile al segno. Ritagliare anche la sede della paletta non oltre il segno fatto.
Fase 4
Levigare leggermente (rifiniremo dopo)per togliere grossolanamente i segni della sega .
Fase 5
Smontare i tre pezzi togliendo i chiodi. Impermeabilizzare i tre pezzi con turapori alla nitro e quando asciutti passare la cartavetrata fine per togliere il pelo.
Fase 6
Questa è una fase delicata.
Incollare con colla bicomponente (è essenziale) una guancetta laterale sul pezzo centrale avendo cura di mettere poca colla, solo quella strettamente necessaria per ricoprire omogeneamente senza soluzione di continuo tutto il profilo ed il separatore fra le scanalature, la colla dovrà quindi essere messa solo sul pezzo centrale. Verificare al momento del serraggio che non ci siano strabordi di colla all’interno delle scanalature e del foro, eventualmente asportarle, potrebbero impedire il corretto movimento delle sfere. Serrare fortemente per almeno 3-4 ore.
Fase 7
Altra fase che richiede attenzione, ma non è difficile. Dato che non è possibile (credo) mettere l’armatura intera questo è il momento di mettere l’anello ventrale. Fare un foro a circa 6 cm dal muso, di diametro 7 mm profondo non più di 5 mm e all’interno di questo fare altri due fori da 1,5 mm come da disegno. Fare anche un foro dal ventre a circa 1 cm dal foro che fuoriesce nella scanalatura inclinato verso la coda; anche gli altri due fori devono entrare nella scanalatura.

Nei due fori a V dovremo infilare il filo di acciaio per fare sul posto l’anello. I disegni successivi credo siano esaustivi.


Una volta serrato bene l’anello con la parte avvolta dentro il foro da 7 verificare che le sfere si muovano agevolmente nelle loro sedi eventualmente schiacciare ancora contro il legno le parti di filo già piegate. Riempire accuratamente il foro con colla epossidica.
Dopo aver fatto il primo prototipo mi è venuto un dubbio:- “ Considerando l’esigua quantità di legno su cui fa forza l’anello centrale, questo avrebbe resistito ad un ipotetico pesce di qualche chilo? (magari!!)”. Decido quindi di fare le prove di sforzo con un nuovo prototipo uguale al primo e noto che il gancio interno dalla parte della coda (fatto con l’acciaio da 1 mm) tendeva a sollevarsi un poco sotto un peso statico di 6 KG. Questo non avrebbe influito sulla resistenza dell’artificiale ma avrebbe sicuramento impedito il regolare movimento delle sfere da 7 mm per cui decido di raddoppiare il sistema di fermo verso la coda.
Pratico un ulteriore foro a circa 1 cm da quello già presente, pratico una piccola scanalatura fra i due piccoli fori ventrali per nasconderci il filo e lo inserisco bloccandolo all’interno del canale come fatto precedentemente.


Questo sistema sembra laborioso e difficile da fare ma con un paio di piccole pinze si procede facilmente, occorre solo attenzione a non fare leva sul legno durante i serraggi e se rimangono dei segni poco male, tanto dobbiamo comunque stuccare.
Faccio ancora la prova di resistenza e applico al legno nudo un peso statico da 9 Kg e come pensavo ho raggiunto il risultato che volevo. Niente si è mosso ed il legno non si è rotto anche se lo spessore più fine è di 3 mm. Inoltre la prova è stata fatta senza guancette per cui con queste debitamente incollate la resistenza del legno dovrebbe aumentare in quanto queste fanno corpo unico con il resto. È vero che un grosso pesce non è passivo una volta allamato ma è anche vero che l’artificiale non è bloccato in una morsa per cui tutte le sollecitazioni sarebbero dirette, ma l’artificiale è collegato ad una lenza, una canna, un mulinello con frizione, quindi una parte notevole delle stesse sollecitazioni vengono assorbite dagli strumenti di pesca.
Le foto successive sono della prova di carico e di come si è comportato il filo dentro il legno.

Filo prima della prova di carico


particolare del legno sotto carico


particolare del filo dopo prova di carico


Per aumentare l’effetto rattle (optional non necessario, fa molto rumore anche senza) inserire in coda un tubetto lungo 0,9 mm in cui inseriremo tre sfere di acciaio da 2,3 mm e fermare il tubetto con pochissima colla a caldo posta fra la fine del canale e il tubetto stesso. Il tubetto è un pezzetto di penna Bic.
Fase 8
Incollare la seconda guancetta come fatto per l’altra non senza aver prima inserito le sfere, quindi serrare per altre 7-8 ore. Attenzione in questa fase a non capovolgere o piegare di lato il pezzo per evitare che la colla vada sulle sfere: TENERE SEMPRE IL PEZZO APPOGGIATO SULLA FACCIA INCOLLATA PRECEDENTEMENTE FINO A ESSICAZIONE COMPLETA (almeno 5 ore)
Fase 9
Segnare con precisione l’asse mediano dorsale e ventrale del pezzo centrale e sul dorso segnare, facendo ben corrispondere i due assi, il profilo delle rastremature, gli assi saranno il punto di riferimento visivo per le stondature. Fare le rastremature con il platorello seguendo le linee segnate poi fare le stondature delle guancette: - sul dorso deve venire un profilo ad “U” rovesciato mentre sul ventre il profilo ad U dovrà essere meno accentuato con le guancette che sfumano sul pezzo centrale o poco più. Le due guancette devono essere visivamente uguali ed equidistanti dalla linea dell’asse.
Lo spessore dell’artificiale nel centro deve essere 18 mm.
Fare la sede per gli occhi.
Allargare a 2 mm la sede per la paletta.
Impermeabilizzare nuovamente il legno con turapori alla nitro poi cartare quando asciutto.
Se dovessimo controllare l’assetto vedremmo che il pezzo tenderebbe a stare leggermente da una parte, ma questo è dovuto al fatto che le sfere si dispongono in maniera irregolare e lateralizzate dato che hanno uno spazio di 10mm contro i 7 del loro spessore., quindi sarà sufficiente applicare le ancorette e tutto andrà a posto.
Fase 9
Fare i fori da 3 mm per gli anelli a vite del muso e della coda. Attenzione a non sfondare nelle cavità, potrebbe entrare la colla con conseguenti problemi per il rattle.
Incollare gli anelli a vite (lunghi circa 3 cm) con colla epossidica bicomponente.
Stuccare con stucco da carrozzieri alla nitro o con stucco da marmisti dove necessario (i fori dei chiodi e dell’anello ventrale, ecc) poi spianare.


Fase 10
Fare una paletta bombata con Lexan 2 mm: - larga 16 mm lunga 27 mm con bombatura da 8 mm (fatta con un dado cieco da 6 mm) e adattare la larghezza in relazione al muso(circa 13mm).
La paletta entrerà nel legno per 9 mm e sarà incollata con colla epossidica.
Nel caso avessimo fatto il modello con altezza 27 mm la paletta è uguale ma con una piegatura (fuori dal legno) da 60 a 80° altrimenti l’artificiale non ha scodinzolio con la sola trazione e con questa paletta chiaramente l’artificiale affonda pochissimo.
Fare le rifiniture secondo il proprio estro o necessità.
Proteggere il tutto con resina epossidica.


L’esca da 13 cm si potrebbe costruire più facilmente, ma con meno effetto rattle, come è costruita quella da 10,5 con un solo canale per pesi mobili mantenendo però la sfera anteriore e il rattle con il tubicino in coda. Il sistema di fissaggio degli anelli dovrà rimanere in quello standard con anelli avvitati e non con il classico telaio intero essendoci poco spazio fra la sfera anteriore e il canale dei pesi.
La costruzione dell’esca da 10,5 cm non differisce molto da quella appena illustrata.
Le differenze consistono essenzialmente nelle misure, nella presenza di un solo canale per i pesi mobili. I pesi mobili e quello fisso sono, in questo caso, costituiti da pallini di piombo di
2 gr che hanno un diametro di 7 mm di cui tre saranno disposti nel canale e uno nel foro del muso. La paletta è la stessa del modello superiore. In questo caso è opportuno mettere il telaio intero come da disegno e inserire un po’ di piombo (circa1gr) fra la paletta e il telaio per favorire il ritorno delle palline di piombo in testa dopo il lancio.
Di seguito le maschere del modello in scala1:1

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